Anni '80-'90
La Fondazione Ferrero
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La Fondazione Ferrero
La Fondazione Ferrero, secondo i desideri di Michele Ferrero, dev'essere un legame tra passato e futuro, un punto di riferimento per chi ha lavorato e lavora in azienda. Diventuta nel 1991 ente morale, la Fondazione è presieduta dalla moglie di Michele, Maria Franca. La sede è ad Alba, vicino allo stabilimento. “Lavorare, creare, donare” sono i principi guida che ispirano le attività gestite dalla Fondazione e che riguardano soprattutto tre campi: la cultura, il sociale, l’impegno verso i giovani.
Altre due importanti conquiste sul territorio europeo: vengono aperte Ferrero Ardennes in Belgio, paese in cui ha sede lo stabilimento di Arlon, e Ferrero Iberica in Spagna, che gestisce anche il mercato portoghese. Ferrero entra nel mercato delle uova pasquali con “Kinder Gran Sorpresa”. La qualità del cioccolato “più latte e meno cacao” e l'originalità e il valore delle sorprese fanno diventare Ferrero leader anche in questo specifico segmento.
varie nazionali: Gullit, Vialli, Cabrini, Matthëus, Ruben Sosa. Si vincono premi ambiti, dal pallone firmato alla tuta, alle magliette. Un grande successo che si rinnova quattro anni dopo con l’edizione dei Mondiali 1994. Ancora una volta la creatività di Michele Ferrero mette a segno nuovi successi pensando di realizzare qualcosa di “fresco” da dare ai ragazzi. Nella sua mente, questa parola ha molti significati. Vuol dire una sensazione gradevole al palato soprattutto quando fa caldo, significa qualcosa di genuino e naturale, si estrinseca ...
cchie vittime in Piemonte. L’azienda subisce ingenti danni, la produzione è costretta a fermarsi per settimane ma, come già avvenne nel 1948, i dipendenti – anche quelli che hanno le case in parte distrutte – decidono di lavorare accanto ai manager e alla famiglia Ferrero per riportare la “loro” fabbrica di nuovo in attività. La ripresa ha del miracoloso e l’azienda riesce a rispettare gli impegni presi con i clienti per fine anno. È un evento che rafforza ancora di più il legame tra la famiglia e i suoi collaboratori, tra un’azienda e il ...
della prima Brioss del 1961 sono nate tante altre specialità come “Yogo Brioss”, la merendina a base di yogurt. Lanciata in Italia, cerca ancora una volta di accontentare mamme e figli, mettendo insieme genuinità e golosità. Sono trascorsi 50 anni da quando Pietro Ferrero ha inventato inventa il Giandujot; dal laboratorio via Rattazzi si è passati a sedi e stabilimenti in tutto il mondo; il fatturato è di circa 7.500 miliardi di lire e i dipendenti oltre 14 mila. L’azienda è leader assoluta nel settore dolciario in Italia; è prima in Germania ...
di Michele. Diventano Chief Executive Officers occupandosi, rispettivamente, delle società oltremare e di quelle europee che sono globalmente 29. Sono 15, invece, gli stabilimenti e 16 mila i dipendenti. Pur lasciando una notevole autonomia alle società nazionali, Ferrero decide di raggruppare alcune attività strategiche trasversali a tutto il Gruppo, per esempio quelle legate alla ricerca tecnica e al marketing. Queste vengono concentrate in una nuova società, la Soremartec (acronimo di Société de Recherches Techniques et de Marketing). I ...
Con l’arrivo del terzo millennio si rafforza la vocazione internazionale del Gruppo, che ha un fatturato di oltre 4 miliardi di euro, 16.000 dipendenti, 15 stabilimenti nel mondo e 32 società operative. In questo contesto “globale” l’azienda opera una ristrutturazione: i due CEO si dividono i compiti, a Pietro Ferrero va la responsabilità di Finanza e Produzione e al fratello Giovanni il Marketing e Vendite.
Kinder Pan e Cioc è una nuova merendina che abbina al Pan di Spagna una crema di cacao e scaglie di cioccolato fondente. Per la prima volta, Ferrero decide di lanciare il prodotto con una campagna su Internet seguita poi dai mezzi tradizionali. Questo è un altro esempio di come l’azienda sappia adeguarsi all’evoluzione dei costumi e delle abitudini dei consumatori sfruttando le potenzialità di un nuovo strumento di comunicazione.
Gli 80 anni di Michele Ferrero