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Anni '40-'50

Ferrero si sta preparando ad affrontare la produzione in vista del Natale quando una violenta alluvione si abbatte sulla fabbrica. È il 4 settembre 1948: il fango invade la fabbrica, sommerge tutte le apparecchiature e tutto sembra perduto. Per fortuna non ci sono vittime ma i danni riportati sono enormi e l’azienda resta isolata. I dipendenti però non la abbandonano: insieme ai fratelli Ferrero si mettono a spalare la melma per cercare di salvare i macchinari. Dopo quattro giorni di duro lavoro liberano la fabbrica dal ...

Anni '40-'50

Il 2 marzo 1949 un altro triste avvenimento si abbatte sull'azienda: a soli 51 anni muore Pietro Ferrero, il fondatore dell'impresa. Il testimone passa nelle mani del fratello Giovanni e di Piera e Michele, moglie e figlio di Pietro.

Anni '40-'50

Ad Alba si guarda lontano, all’Europa e alla Germania. A Stadtallendorf, nell’Assia, a 150 km da Francoforte, nascono Ferrero GmbH e il primo stabilimento estero, che per molto tempo resterà l’unico esempio di una realtà dolciaria veramente internazionale. All’inizio i dipendenti sono cinque ma in sei mesi sono già 60, fra italiani e tedeschi. L’utilizzo dello spazio dello stabilimento, prima legato all’industria militare, è un esempio importante di conversione dell’industria bellica in industria di pace. Con la pralina Mon Chéri, uno ...

Anni '40-'50

Nel nuovo decennio la produzione arriva a 3.800 quintali l’anno e i dipendenti sono ormai quasi mille. Nei loro confronti cresce l’impegno sociale dell’azienda che costruisce case per chi preferisce abitare vicino al posto di lavoro, i “Villaggi Ferrero”, istituisce un servizio di autobus gratuito per chi viene da fuori Alba e propone colonie estive al mare e in montagna per i figli dei dipendenti.Le idee non mancano e da Alba continuano a uscire prodotti innovativi. La “Cremalba”, chiamata poi “Supercrema”, si spalma sul pane ed è ...

Anni '40-'50

Nel 1957 muore Giovanni Ferrero e il controllo dell’azienda passa al nipote Michele. La creatività, la voglia di esplorare nuove vie e di sperimentare continuamente sono le caratteristiche che lo accompagneranno durante tutta la sua carriera. L’innovazione non si manifesta soltanto nell’ideazione di nuovi prodotti, ma anche nell’utilizzo di forme promozionali assolutamente originali per quei tempi.Il “Treno dei bimbi” è un'idea di Michele Ferrero per stupire e divertire i bambini italiani. È un autocarro “rivestito” come una vecchia ...

Anni '60-'70

In Francia nasce la seconda sede fuori dai confini italiani. Lo stabilimento situato a Villers Ecalles, a 25 km da Rouen, inizialmente viene chiamato “Dulcea” ma diventa presto “Ferrero France”. Nei piani dell’azienda però non c’è soltanto l’estero e lo sviluppo continua anche in Italia. Nel 1960 a Pozzuolo Martesana, nei pressi di Milano, viene aperto un altro stabilimento con 150 dipendenti, che presto arriveranno a 700, e che ha una vocazione precisa: produrre specialità per un nuovo segmento di mercato, le merendine.

Anni '60-'70

Sono gli anni del baby boom e Michele Ferrero, imprenditore attento all’evoluzione dei costumi e della società, sa cavalcare questo momento di benessere per il nostro paese e lancia una nuova linea di prodotti pensati soprattutto per bambini e ragazzi. Sono le “merendine”, che sostituiscono la fetta di torta che ormai le madri non hanno più tempo di preparare e sono confezionate “monodose”, pronte per essere gustate. La capostipite è “Brioss”, seguita negli anni successivi da “Fiesta” e da altre specialità del marchio ...

Anni '60-'70

Stadtallendorf, viene costruito un nuovo stabilimento che dà lavoro a 3.500 persone. Per gestire meglio la rete commerciale, a Francoforte viene inaugurato un centro direzionale. Sul grattacielo una grande insegna è dedicata a Mon Chéri, prodotto al quale la Ferrero deve molto. Dopo la Francia, l'azienda di Alba afferma la sua presenza in Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Svizzera e Gran Bretagna. A Londra, nel centralissimo Piccadilly Circus, tra le varie insegne luminose spicca anche Mon Chéri, sostituito anni dopo ...

Anni '60-'70

Gli uffici direzionali della Ferrero Spa trovano collocazione definitiva sulle colline intorno al capoluogo piemontese, a Pino Torinese. Qui viene realizzata una struttura con ampie vetrate molto moderna per quei tempi, circondata dal verde, da cui si gode un panorama splendido. Nello stesso anno cambia anche il marchio, registrato il 2 aprile. Lasciato il corsivo minuscolo, la scritta appare adesso in lettere maiuscole dorate con un carattere graziato. Il cambiamento del logo, invariato da allora, viene sostenuto da una vasta campagna ...